Dopo aver dato la parola in questo blog a varie realtà europee o statunitensi, mi soffermo su Lights in the Dark, iniziativa già citata sul sito Puri di Cuore all’epoca in cui diffondemmo una versione italiana della preghiera di liberazione dalla pornografia tramite l’intercessione di Carlo Acutis. Prima di ciò, desidero sottolineare che, poco prima di Pasqua, l’Osservatore Romano ha trascritto le seguenti parole del Santo Padre pronunciate in un documentario uscito su Disney+ in questo mese di aprile: «chi è dipendente dalla pornografia è come se fosse dipendente da una droga che lo mantiene a un livello che non lo lascia crescere», e ancora «Il sesso è una delle cose belle che Dio ha dato alla persona umana. Esprimersi sessualmente è una ricchezza. Allora tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te». Ancora un chiaro monito da Papa Francesco.

Ciò detto, passiamo all’intervista con Jean-Baptiste Maillard. Sposato, padre di tre bambini, è direttore di Lights in the Dark, una missione di evangelizzazione su Internet fondata in Francia nel 2015 dalla quale sono scaturite vari siti, tra i quali SOSporno.net. Lo scorso 19 marzo, memoria di San Giuseppe, ne è stata lanciata la versione inglese (SOSporn.org).

Tebaldo Vinciguerra: Mi spieghi la missione et la visione di Lightsinthedark.info e il vostro modo di lavorare.

Jean-Baptise Maillard: Il nome Lights in the Dark è tratto dalla profezia di Isaia, Isaia 9:1 «il popolo che camminava nelle tenebre ha visto sorgere una grande luce». Questa grande luce è quella di Cristo, che vogliamo far conoscere e amare innanzitutto ai nostri contemporanei che ancora non lo conoscono, sapendo che Gesù può anche liberarli dalle loro “prigionie”, liberarli dalle loro dipendenze.

TV: Chi siete?

JBM: Siamo un’associazione francese, nata nel 2015 da una semplice constatazione: occorre urgentemente organizzarsi per proporre nel modo più ampio possibile, alle periferie, a coloro che sono lontani dalla Chiesa, la Buona Novella della salvezza nel continente digitale. Abbiamo diverse piattaforme tematiche, come Lalumieredenoel.com, per evangelizzare su Internet nel periodo natalizio, o LinceulTurin.net, sulla Sindone di Torino. La nostra seconda specificità è quella di fornire su ogni piattaforma la possibilità all’internauta di chattare discretamente con un e-missionario formato per questa missione, che è soprattutto quella di ascoltare con compassione e testimoniare l’amore di Dio nelle nostre vite.

TV: In che anno avete lanciato la piattaforma Internet SOSporno.net ? Per quale motivo?

JBM: L’abbiamo lanciata nel settembre 2020, su proposta di alcune madri di famiglia che avevano ricevuto l’ispirazione di una preghiera per la liberazione dalla dipendenza dalla pornografia tramite l’intercessione di Carlo Acutis. Poco dopo la loro idea, in tre giorni consecutivi del mese di aprile 2020, un prete ha dato il suo nihil obstat, poi un vescovo il suo imprimatur chiedendo loro di diffondere quella preghiera ovunque online, e per finire Papa Francesco ha pubblicato un video nel quale chiedeva di pregare e accompagnare queste persone dipendenti dal porno. Una di queste mamme si è rivolta a noi e, in pochi giorni, abbiamo avuto un email dalla madre di Carlo Acutis che nemmeno conoscevamo. Ci diceva « molto bene authorizatio ». È così che abbiamo iniziato!

TV: In cosa consiste il fulcro della missione di questa piattaforma?

JBM: Veniamo in aiuto alle tante persone che non riescono ad uscirne, innanzitutto ascoltandole attivamente, con benevolenza e compassione. Si tratta di uomini, ma anche di donne (1/5), che spesso ci raccontano di essere caduti in questa dipendenza nell’adolescenza, intorno ai 12 anni. Vengono da noi a volte 10 o 20 anni dopo e sono quasi sempre molto consapevoli di non poterne uscire da soli. Suggeriamo loro di recitare la preghiera di liberazione per intercessione di Carlo Acutis, che ha già portato a diverse guarigioni, come lei può leggere nelle testimonianze pubblicate online. Se necessario, li indirizziamo anche a terapeuti specializzati in questa dipendenza, esterni alla nostra associazione. Abbiamo anche un monastero invisibile, chiamato Carlo Acutis, composto da 3.000 persone che pregano per questi utenti di Internet, di cui ricevono i nomi. Anche alcuni veri e propri monasteri ne fanno parte, tra i quali quello di mia sorella maggiore, una suora in una regione quasi desertica!

TV: Perché proprio il giovane Carlo Acutis ? Avete pure incontrato la madre nella città di Assisi (link)

JBM: Carlo si è invitato nella nostra associazione tramite un amico sacerdote sin dall’inizio della nostra missione, nel 2016. Abbiamo iniziato a pregarlo e ben presto ci siamo resi conto che esaudiva le nostre preghiere! Ad esempio, una persona che aveva pianificato l’eutanasia in Belgio, la cui situazione era stata mediatizzata, si è rivolta a noi tramite la chat della nostra piattaforma dedicata alla vita dopo la morte e, in tre giorni, pregando Carlo, è stata guarita dalle proprie sofferenze mentali e ha rinunciato al suo progetto di morte, chiedendoci di spiegarle chi fosse questo Carlo che aveva appena interceduto per lui dal cielo! Siamo infatti andati alla beatificazione di Carlo, dove abbiamo avuto la gioia di incontrare sua madre, che –per SOSporno– ci ha raccontato che Carlo era solito avvertire i suoi amici di questo pericolo quando vivevano a Milano… Ci ha anche confermato la sua forza di intercessione.

TV: Che tipo di azioni svolgete tramite SOSporno.net?

JBM: Per la Quarasima –e questo è il secondo anno che lo facciamo– proponiamo a chi è dipendente di seguire un percorso dedicato, Aventure liberté  (“Avventura libertà”), con un messaggio di incoraggiamento che si riceve ogni giorno via e-mail, ma anche de “padrini” possono offrire la loro Quaresima per una persona dipendente ricevendo il suo nome, attraverso un altro percorso di meditazioni tenuto dalla madre di Carlo, che si chiama “Accendi la tua Quaresima con Carlo Acutis”, nel quale si impara molto sulla spiritualità e sulla vita di Carlo, il che lo rende ancora più vicino a noi, direi come un fratello minore. I padrini sono molto felici di offrire la loro Quaresima, con preghiere e piccoli sacrifici, per qualcuno di cui hanno il nome. Ciò cambia la prospettiva. L’anno scorso, alla fine della Quaresima, un padrino ci ha detto di aver vissuto il momento più bello della sua vita, e abbiamo appena saputo che una persona dipendente, sposata, è guarita durante il cammino dell’anno scorso… ce lo conferma un anno dopo!

TV: Arrivati a questo punto, avete rapporti di collaborazione con il mondo universitario, con le amministrazioni, con dei terapeuti? Se sì, può citare alcuni esempi?

JBM:  Cerchiamo di collaborare con tutti coloro che condividono il nostro approccio: come dicono gli americani, è la il care (“cura”) che ci interessa. Al momento non stiamo facendo lobbying. La nostra specificità è anche la chat che permette un «contatto umano diretto», come disse Papa Giovanni Paolo II nella prima lettera del Magistero sull’annuncio di Cristo su Internet, un contatto personale «che rimane insostituibile» (Benedetto XVI). Papa Francesco è andato anche oltre, invitando nel 2013 a essere su Internet «una presenza che ascolta, dialoga, incoraggia», che è quello che facciamo con i nostri e-missionari sulla chat. D’altronde, siamo stati felici di ricevere una risposta dal Papa tre settimane dopo avergli scritto di Lights in the Dark e SOSporno: ci ha incoraggiato a «continuare ad andare verso le persone ferite e fragili, alla ricerca di un senso alla loro vita», a essere «un faro di speranza per chi è scoraggiato e triste». Ci incoraggia anche a «prenderci cura dei membri fragili delle nostre famiglie, della nostra società, del nostro popolo». È un bel messaggio di incoraggiamento per andare avanti, sempre più avanti!

TV: La vostra piattaforma è chiaramente orientata ad aiutare coloro che soffrono a causa dell’uso della pornografia. Quante richieste di aiuto ricevete in media?

JBM: Attualmente riceviamo fino a 1.200 richieste di aiuto all’anno, esclusivamente via chat, e percepiamo che questo è solo l’inizio. Si tratta di vere e proprie richieste di aiuto a cui cerchiamo di rispondere, sono ben consapevoli del grande difficoltà che stanno attraversando, spesso da lunghissimi anni, e la nostra piattaforma è come un salvagente che viene lanciato loro, a volte semplicemente incappando in un motore di ricerca, ma anche attraverso i social network. Le prime testimonianze di guarigione li incoraggiano molto.

TV: Nell’accompagnare una persona che vuole guarire dalla pornodipendenza, quanto può essere forte o utile la preghiera?

JBM: Come dice la mamma di Carlo, noi cattolici oggi possiamo tendere a dimenticare il potere della preghiera. Questo vale per tutti gli aspetti della nostra vita e, naturalmente, quando si presenta una prova. La dipendenza è piuttosto terribile, ce lo confidano gli internauti. Sono molto contenti quando ci offriamo di pregare online con loro, accettano quasi sempre, anche quando sono di altre fedi! Dopodiché, è opera della grazia, non ci appartiene più, ma osserviamo le guarigioni per intercessione di Carlo, quindi continueremo ad offrire questa preghiera in tutto il mondo. Forse un giorno avremo anche una piattaforma in italiano, chi lo sa? Stiamo pensando anche allo spagnolo… ma tutto questo richiede molti fondi e la nostra associazione è finanziata al 100% da donazioni.

TV: Ha avuto modo di riflettere alla complementarietà tra terapeuti e accompagnatori spirituali, di promuoverla? Ha un’opinione in merito?

JBM: Come diciamo sulle nostre piattaforme, non siamo psicologi, siamo qui solo per ascoltare gli utenti di Internet dipendenti, per incoraggiarli, per pregare con loro e per loro, e per indirizzarli ad altre persone al di fuori dell’associazione, se necessario, con le quali siamo in partnership: professionisti dell’accompagnamento terapeutico. Esiste quindi una complementarietà tra noi, che ascoltiamo e preghiamo, e gli psicologi specializzati in questa dipendenza che propongono una terapia. La preghiera a volte permette una guarigione istantanea grazie all’intercessione di Carlo Acutis, ma rimane anche un sostegno durante tutto il processo. Dio usa diversi mezzi, umani o spirituali, per liberarci.

TV: Un’ultima cosa che vorrebbe comunicare ai nostri lettori?

JBM: Sì, vogliamo formare più e-missionari volontari sulla chat dei nostri siti, per il momento il nostro Mooc è solo in francese. Abbiamo bisogno di aiuto. Vorremmo creare in altri Paesi delle comunità nazionali di e-missionari. Per quanto riguarda SOSporno, vogliamo anche formare padri o madri che intervengano nelle scuole per prevenire questa dipendenza, con la nostra piattaforma a supporto, con la chat. Tutte le buone volontà sono benvenute: scriveteci, va bene anche in italiano!

TV: Un passaggio della Scrittura che la ispira particolarmente?

JBM: Sì, in questo momento è Luca 4:18: « mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi». E anche Nahum 3,7: «Ninive è devastata! Chi la compiangerà? Dove cercherò chi la consoli?» Nella nostra devastata Ninive di oggi, abbiamo bisogno di molti consolatori.

TV: Grazie mille!

5 aprile 2023